Nuove soluzioni per il Retrobanco Bar



In questo articolo esploreremo tutte le novità inerenti il retrobanco bar, strumento operativo per gli operatori professionali del bar che in pochi anni si è trasformato in vetrina espositiva per prodotti nel settore HORECA.

Se il cliente non vede, non chiede. Attorno a questa massima deve ruotare oggi l’organizzazione di un pubblico esercizio come il bar. Innanzitutto la disposizione ordinata dei prodotti sulla bottigliera, ma assolutamente indispensabile è una buona presentazione sul banco bar. Non meno importante è l’ordine, l’igiene e l’esposizione del retrobanco: una postazione ben ordinata per la preparazione dei panini invoglierà i clienti all’acquisto; posizionare la macchina per il caffè o per l’orzo al centro del back bar di fronte ai clienti darà la massima visibilità al lavoro del barista.

Le attuali tendenze del Retrobanco Bar

Da semplice spazio espositivo il retrobanco bar si è trasformato via via in una vera e propria macchina da lavoro, attrezzata e funzionale. Così, per esempio, se nei primi anni Sessanta era in uso collocare la macchina per il caffè sul banco, davanti al cliente, quasi a nascondere il lavoro dell’operatore, oggi la tendenza è quella di posizionarla, in bella vista, sul retrobanco.

In questo modo il cliente può seguire passo a passo ogni momento della preparazione ed essere invogliato all’acquisto. Questo coincide con l’esigenza di avere una maggior profondità (65-70 cm) del piano di lavoro. Qualora lo spazio a disposizione non lo consenta, è anche possibile optare per un posizionamento laterale, formando una L rispetto al banco di mescita. Si tratta di soluzioni che permettono di lavorare senza perdere d’occhio il bancone.

Da definire con attenzione è l’altezza dei piani di lavoro, ai fini di consentire all’operatore di assumere posture adeguate. Così se la macchina per il caffè è posizionata troppo in alto, non soltanto l’operatore si troverà a lavorare in una situazione poco pratica, ma non vedrà bene le tazzine che vengono disposte sulla macchina per essere riscaldate.

In una situazione ideale, la macchina dovrebbe essere posizionata in modo che l’operatore possa lavorare con le braccia a un angolo di 90 gradi. Oltre alle misure standard (h 95 e h 115) oggi proponiamo anche retrobanchi alti da terra 100 cm, per garantire una maggiore ergonomicità.

La scelta giusta dovrà tenere in considerazione variabili come l’altezza media degli operatori, il tipo di macchina per caffè utilizzata (le superautomatiche sono in genere più alte), l’esistenza di una pedana ecc. (all’estero, per esempio non si usano). Altro aspetto fondamentale dell’organizzazione moderna di un bar è la collocazione dei vani refrigerati. La tendenza è di posizionare i frigoriferi nel retrobanco invece che sotto il banco.

In questo caso, è bene optare per vani con ante in vetro trasparente che valorizzano i prodotti e permettono di indirizzare le decisioni d’acquisto dei clienti. Anche in questo caso la tecnologia ci viene in aiuto: per garantire il miglior impatto estetico è preferibile scegliere frigoriferi con serpentina affogata, rispetto a sistemi di refrigerazione ventilati o statici.

Valorizzare l’offerta espositiva del Retrobanco bar

La scelta di posizionare i vani frigoriferi nel retrobanco incide anche sull’organizzazione del banco bar. Utile, per esempio, in questo caso ripensare la cocktail station nel banco con l’inserimento di un vano refrigerato a vista dove conservare le bottiglie che più spesso vengono utilizzate per la preparazione dei cocktail, scelta più che mai valida se si opta per un piano di mescita in vetro, che lascia trasparire le bottiglie in fresco.

In futuro, è probabile che si assista anche nei bar italiani a una rivoluzione per quanto riguarda l’alleggerimento del banco del bar, diminuendo la distanza tra operatore e cliente. Nel momento in cui tutte le attrezzature verranno spostate nel back bar, sarà logico riorganizzare la parte frontale all’insegna dell’efficienza e del rapporto con il cliente.