Come avere un bar di successo



Avere un bar di successo non significa soltanto avere l’arredamento ideale o il menù impeccabile, significa possedere e gestire correttamente una serie di variabili, umane e materiali, atte al conseguimento degli obiettivi posti. Senza queste variabili, anche un locale di tendenza può chiudere dopo pochi mesi.

Ma cosa si intende per variabili umane e materiali?

Nei bar dei piccoli centri, i locali di paese, è facile trovare sempre clienti poiché la concorrenza è quasi nulla ma, nelle città, decidere di aprire un’attività, o conservare florida una già avviata, è un questione molto delicata e di vitale importanza. Il flusso di clienti, ed i relativi introiti, possono, da un giorno all’altro, proiettarsi verso altri locali lasciando i proprietari in grandi difficoltà. Gli stessi, per evitare questa migrazione devono porsi delle domande, o farsi supportare da professionisti del settore, per migliorare l’offerta e individuare le lacune che molto spesso passano inosservate.

Le domande da porsi sempre sono:

  1. Il brand, il nome del locale, rispecchia le aspettative?
  2. Il marketing è all’altezza degli obiettivi?
  3. I prodotti sono di qualità e l’offerta è unica?
  4. L’aspetto del bar, il design, è aderente al tema del locale?
  5. La gestione economica è trattata da personale competente?
  6. Il personale è all’altezza delle richieste?
  7. Il settore pubblicitario ha il ritorno desiderato?
  8. In queste sette domande sta il successo del bar.

Osservando i quesiti si nota quindi, che non solo i problemi possono gravitare intorno all’aspetto del locale, ma possono toccare anche il cuore del bar, cioè le persone. Un ambiente può essere bellissimo, innovativo e unico nel design ma se agli operatori manca la professionalità, o al settore contabile manca l’attenzione, tutto si può rivelare inutile.

Chi decidesse di aprire un locale ex novo dovrebbe chiedersi come alcuni bar conservino florido il giro di affari dopo decenni e prenderne spunto osservando come, non solo coltivino i loro punti di successo, ma ovvino e risolvano i loro punti deboli.

Innanzi tutto il gestore  di un bar di successo dovrà individuare il target, cioè il tipo di clientela, che dovrà frequentare il bar e formare lo zoccolo duro del giro di affari.

Questa base solida sarà legata anche alla scelta della location dove aprire l’attività. Dopo aver individuato la fascia di frequentatori, insieme a professionisti del settore, si studierà l’ambiente, l’arredo ideale che metterà a proprio agio il cliente ideale. Volendo fare alcuni esempi un arredo moderno e funzionale meglio si sposerà con un target giovane vicino ad una università o a poli scolastici, mentre in un centro storico o all’interno di quartieri economici, un ambiente caldo e rilassante aiuterà il cliente a “staccare la spina” durante le pause.

Questi aspetti, legati indiscutibilmente alla psicologia di massa, vanno messi in discussione, e tradotti in pratica avvalendosi di esperti e consulenti. Un gestore non può investirsi di tale responsabilità da solo. Potrebbe rischiare di fallire già ai primi passi di un’attività.

E nella scelta dell’arredo non vanno mai sottovalutati innovazione e qualità dei materiali. Che si tratti di un locale indirizzato ai giovanissimi, ad impiegati oppure al turista che visita un centro storico, sarà imperativo proporre un aspetto all’avanguardia della tecnologia, raffinato nella scelta dei colori e dei materiali, coerente con il messaggio che di sé vuole dare il bar.

Non si dovranno mai sottovalutare gli aspetti psicologici del primo impatto con l’aspetto del locale e il nome del locale stesso. Mai tradire l’aspettativa che si crea nell’immaginario del cliente.

Il passo successivo è creare un’offerta coerente con l’immagine proposta. Il menù, gli eventi e le promozioni dovranno seguire un tema specifico per evitare di disperdere energie ed investimenti in inutili iniziative. Un locale per giovani dovrà proporre menù ed eventi aderenti alle necessità della clientela, abbonamenti, promozioni speciali che vadano incontro al portafoglio di chi frequenta il locale senza tralasciare l’immagine dello stesso. Volendo enfatizzare l’esempio, nel menù non saranno proposti caviale e champagne poiché non saranno alla portata della base solida del locale, ma panini, mini menù, abbonamenti dai nomi che possano ricondursi all’immagine del bar o alle attività di massima dei frequentatori.

Questi menù, legati in modo inscindibile al tema del locale, sono il primo mezzo di comunicazione, e quindi pubblicitario, del bar. Un cliente soddisfatto che si è sentito a suo agio sia in termini personali che economici, sarà un cliente che tornerà con la famiglia o con gli amici. All’interno dello staff del locale dovrà esserci un operatore che si occuperà di questo aspetto, il settore comunicazione e pubblicità.

Comunicare con il cliente, studiarne i desideri e le necessità si traduce in campagne pubblicitarie ed iniziative aderenti al target del locale.

Se il gestore non sarà in grado di seguire questo aspetto fondamentale dell’attività economica, si dovrà affidare ad una figura professionale che sappia farlo. Quando si parla di pubblicità non ci si ferma più al solo passaparola ma si utilizzano tutti i canali che la società contemporanea usa per comunicare. Una buona campagna pubblicitaria è ormai legata ai consensi che si ottengono sui social network, sui portali di ricerca e sui siti per viaggiatori.

Gli ultimi, ma non di minore importanza, aspetti da considerare per il successo del bar sono la competenza di chi ci lavora e la comunicazione tra il personale ed il pubblico. Sono le variabili umane fondamentali che fanno la differenza tra il guadagno e la chiusura dell’esercizio.

Un gestore non può e non deve sobbarcarsi tutti gli aspetti gestionali di un’attività. Le lacune a livello personale possono rovinare gli investimenti di una vita. Affidarsi a studi specializzati nell’arredamento, nella contabilità o nel settore pubblicitario è la mossa giusta per evitare tracolli finanziari. E se, all’interno del personale, ci sono figure con le giuste competenze, affidare loro compiti specifici risparmia al gestore incombenze di cui non ha la preparazione e dà a lui il tempo per visionare l’andamento complessivo del locale.

La competenza è fondamentale per colmare le lacune dell’attività e per esaltare i pregi e le peculiarità del bar.

E le competenze si scoprono e si evidenziano con la comunicazione. Comunicare per lo staff di un locale è fondamentale. Condividere idee, opinioni, e discutere delle problematiche può portare linfa vitale al giro di introiti, si stabiliscono compiti e obiettivi da raggiungere e ognuno può impegnarsi in ciò che è bravo a fare.

E la comunicazione, fattore umano indiscutibile, è alla base del rapporto tra cliente e operatori. Un barista bravo a preparare i caffè ma chiuso ai bisogni del cliente è un fattore di perdita importantissimo. Il barista, al pari dell’arredo e del tema del locale, è il volto e la voce del bar. Comunicare è ascoltare e soddisfare il cliente, è indirizzare verso di lui iniziative e campagne pubblicitarie.

Senza la comunicazione non esistono rapporti di lavoro, rapporti con i clienti e crescita del locale.