Il retrobanco, la nuova vetrina del bar



Un retrobanco funzionale e organizzato può diventare la nuova vetrina espositiva del bar e le nuove tendenze dell’arredo puntano verso questa direzione. Non solo si parla di estetica ma di organizzazione, praticità e marketing.

Ciò che l’avventore vede, l’avventore è invogliato a comprare. Questo si traduce in frigoriferi dagli sportelli trasparenti e illuminati da led che proiettano verso il cliente bevande e prodotti, stuzzicando la golosità dello stesso. Sino a qualche tempo fa succhi di frutta, bibite e stuzzicheria, erano riposti in cassettoni e frigoriferi nascosti alla vista del cliente, che, ignaro di questa offerta, doveva accontentarsi di un menù cartaceo o delle proposte orali del barista. Ora, la persona che entra nel bar, viene accolta da un’insieme di stimoli visivi che vanno a far leva su quello che è l’acquisto di impulso.

E proprio sull’acquisto di impulso, il proprietario del bar, deve puntare per alzare la soglia delle entrate. Un margine di entrate maggiore non esula il barista a mantenere bassa la spesa lavoro. Un’organizzazione del lavoro migliore abbassa quelle voci di spesa che maggiormente incidono sulla gestione di un bar.

I nuovi spazi del retrobanco sono pensati non solo per favorire l’acquisto di impulso, ma per poter lavorare meglio. Le altezze, le profondità e gli accessori sono studiati e pensati per fluidificare il lavoro dell’operatore, renderlo visibile al cliente e per poter risparmiare sui tempi della manodopera.  La macchina del caffè, che una volta veniva posizionata di fronte al cliente, ora è spostata a lato o nel back bar e tutte le operazioni di preparazione della bevanda sono a vista.

Questo coinvolge la persona nella preparazione e responsabilizza l’operatore nei movimenti e nella continua pulizia del gruppo caffè e delle zone limitrofe. E questa, in definitiva, è un’intera opera di marketing. Il coinvolgimento dell’utente, le altezze e le profondità dei piani di lavoro, portano ad una maggiore richiesta di servizi e ad un risparmio di tempi di preparazione. Un’altezza studiata della macchina del caffè, con i relativi ripiani per tazze e tazzine, porta ad un ventaglio di operazioni molto più contenuto con un notevole incremento dell’ergonomicità.

Anche la preparazione di un cocktail diventa spettacolo e quindi attrattiva per il cliente. Con l’eliminazione dei cassettoni e dei frigoriferi tradizionali, con lo spostarsi della macchina del caffè, e con l’ideazione di cocktail station, gli spazi per l’operatore si dilatano e ogni suo movimento può essere seguito. Dalla scelta delle bevande nei pozzetti a vista sino alla frutta di guarnizione, ogni gesto viene compiuto in un’ottica di risparmio ergonomico e piena visibilità.

E l’estetica fa da cornice a queste importantissime novità. Con un occhio di riguardo a spazi e possibilità diverse da bar a bar, la bellezza dei materiali e i loro accostamenti uniscono il tutto in un insieme armonico a accattivante.  Che si arredi un bar in stile classico o moderno, le linee guida devo essere le stesse.

Bellezza, funzionalità e igiene.  L’acciaio inox lucido o satinato deve sposarsi con i piani di lavoro e i frigoriferi. I vetri infrangibili si accompagnano con luci led fisse o in miscelazione continua, le bottigliere non saranno più solo meri ripiani ma si proporranno come vere e proprie vetrine articolate e funzionali.

Il back bar sarà una continuazione del banco bar, e nei colori e negli accessori, e come questo, proporsi come vetrina espositiva non solo delle proposte enogastronomiche ma anche della capacità lavorativa dell’operatore.