Come arredare un bar piccolo



Spunti e riflessioni per arredare un bar piccolo seguendo le logiche del design alla moda ma anche della funzionalità degli arredi destinati a un locale di pochi metri quadrati

L’arredamento di un bar è la chiave di volta per il suo successo, insieme al tipo di servizio offerto e alla qualità dei prodotti serviti, primo fra tutti un buon caffè. La scelta dell’arredamento si complica se si tratta di un locale di piccole dimensioni, dove lo spazio da sfruttare è realisticamente ridotto. In uno spazio ridotto e non permette una progettazione classica per gli arredi bar, bisogna conciliare l’esigenza di chi ci lavora, ma anche dei clienti.

E’ questo il caso in cui è necessario ricavare sia lo spazio vitale per muoversi e riuscire a svolgere le varie mansioni con relativa libertà, che conciliare questa innegabile esigenza con l’accoglienza e avere successo in entrambi i casi.

Uno stile adatto per un bar di pochi metri quadri

Un bar di piccole dimensioni deve avere uno stile ben definito e per questo la scelta deve rispecchiare in buona parte le preferenze del proprietario. Nello stesso tempo lo stile deve incontrare in linea di massima anche i gusti di tutti i potenziali clienti, quindi è necessario una sorta di proficuo compromesso.

Lo stile può essere moderno, tradizionale, minimal, country, shabby, ma quello a cui appellarsi è l’ergonomia. L’ergonomia è la scienza che studia proprio la concezione degli spazi, per riuscire anche nel caso di un bar di piccole dimensioni a sfruttarli al meglio, ottenendo comunque un ottimo risultato sia estetico che funzionale.

Il bancone bar

Il punto di riferimento di un bar è il bancone, dove tutti i clienti arrivano, ordinano e di solito gustano quello che desiderano. Se il bar ha una forma quadrata, il consiglio è quello di scegliere un bancone stondato, per permettere a chi lavora di potersi muovere agevolmente alle spalle e al cliente di avere comunque uno spazio dove sostare.

In questo modo si potrà sfruttare la zona ai lati, anche nel caso ci siano persone che attendono di essere servite. In alternativa si può pensare a un bancone che occupi in lunghezza un lato del bar e che lasci un passaggio laterale per l’accoglienza, ma anche per le operazioni del personale e il rifornimento delle merci. Anche nei banconi piccoli è importante avere una zona frigo dove esporre le vivande, che siano cornetti, panini, tramezzini o snack.

La vista di quello che il bar può offrire è importante per dare un’idea di scelta. Dietro al bancone si possono disporre scaffali su più livelli e non necessariamente alle spalle, ma anche ai lati, se lo spazio è rettangolare. In questo modo si avrà una zona di movimento sul retro, dove di solito dovrebbe rimanere lo spazio per il passaggio di almeno 2 persone.

Nel caso in cui in commercio non si trovino banconi o l’arredamento che si adatti a spazi ridotti, si può pensare a soluzioni su misura. La zona di lavoro, infatti, deve accogliere anche le macchine, come quella del caffè, lo spazio per le stoviglie e per la loro igienizzazione e altri elettrodomestici indispensabili per questo lavoro.

In ogni caso per la scelta del bancone ci sono delle misure standard, che devono essere rispettate, come l’altezza da terra che non deve essere inferiore a 105 cm e superiore a 115. Il barista dietro al bancone deve calcolare un’altezza di circa 80 cm da terra per operare in libertà.

Sfruttare lo spazio in altezza

Una delle soluzioni che di solito vengono adottate con successo per sfruttare al massimo lo spazio di un bar di ridotte dimensioni, è l’altezza. Molti bar, specie quelli che sorgono in antichi palazzi o che non hanno altre vie di fuga, scelgono di costruire un soppalco che spesso diventa la zona dove sistemare i tavolini e dove i clienti possono sostare più a lungo con maggiore tranquillità.

L’arredamento di un bar piccolo con soppalco è qualcosa di molto interessante stilisticamente, in quanto può diventare un punto di forza a livello estetico e di attrattiva per chi si trova a visitare un locale con una particolarità non consueta.

La scelta dei tavoli e delle sedie deve essere oculata.

Rappresentano un tratto distintivo e fondamentale per l’identità del bar, anche in base allo stile scelto. Devono poter accogliere comodamente 2 o 4 persone e, in base al tipo di bar, lasciare spazio per la consumazione della prima colazione, di bevande e aperitivi, che non si consumano al bancone.

La scala che porta al livello superiore può diventare anch’essa un componente d’arredo. In un ambiente dove è necessario guadagnare spazio, il consiglio è quello di lasciare i gradini “a giorno”. Chi frequenta il piccolo bar non avrà quindi un elemento divisorio e che impedisce la vista, ma qualcosa che valorizza lo stile. L’affaccio del soppalco deve avere una ringhiera a vetri, che lascia intravedere i clienti che si sono accomodati.

I tavoli senza seduta. Lo stesso concetto di altezza si può sfruttare in un bar dove non sono previste lunghe soste e quindi non ci sono sedute. Si tratta solitamente di tavoli che hanno un’altezza di circa un metro e rappresentano un prezioso punto di appoggio, di solito circolare e del diametro di circa 40 cm. In tal modo i clienti possono anche sostare in una zona diversa dal piano del bancone e consumare i prodotti in modo relativamente comodo.

Sgabelli, sedute a scomparsa e mensole. In un piccolo bar dove non è possibile sistemare dei tavoli, ma si prevede anche la sosta di pochi clienti, possono essere utili gli sgabelli con o senza schienale. La sistemazione degli sgabelli può avvenire davanti a una porzione del bancone oppure sfruttando una parete, che avrà come punto di appoggio una mensola di una larghezza massima di 30 cm.

Una delle soluzioni più apprezzate è quella di consumare al bar davanti alla vetrina con vista su strada, sullo stile di un bistrot parigino. Gli sgabelli rappresentano uno dei componenti d’arredo più interessanti perché assumono forme ergonomiche accattivanti, colori ricercati e materiali come alluminio e legno che si adattano a qualsiasi stile.

Le mensole sfruttate come punto di appoggio alla parete possono anche essere fornite di sedute a scomparsa, in modo da non occupare spazio quando sono inutilizzate. E’ una delle soluzioni di interior design maggiormente apprezzate, per sfruttare in modo intelligente anche spazi molto ridotti. L’obiettivo per un piccolo bar è principalmente quello di lasciare il passo ai clienti in entrata e offrire anche uno spazio di sosta, nel caso decidano di consumare in loco.

Il must di qualsiasi bar, anche di piccole dimensioni, è quello di trasmettere un senso di benessere ai propri clienti e basta appellarsi alla fantasia e al gusto per ottenere un angolo ricercato e gradevole, dove si può gustare molto più di un buon caffè.

Il consiglio di un arredatore esperto

In questi casi è indispensabile chiedere aiuto a un arredatore d’interni specializzato nei locali di piccole dimensioni, che sappia anche conciliare le esigenze di tipo estetico. L’estetica nell’arredamento non è un particolare da trascurare e da sacrificare in nome di un piccolo spazio in più, perché è l’aspetto che rende attraente un bar e fidelizza gli avventori.

Quanto costa arredare un bar piccolo?

Arredare un locale che si estende su una superficie ridotta non ha costi molto diversi da un bar più grande, questo perché come per il motore di un’automobile, la parte più importante di un’arredo bar è costituita dal bancone, che al suo interno ospita il sistema di refrigerazione e almeno una vetrina espositiva, notoriamente sistemi piuttosto costosi.

Sicuramente i costi per sedie, tavoli e complementi d’arredo si riducono in base al numero di persone che il locale può ospitare, determinando un abbattimento di prezzo di circa il 35/40 % rispetto all’arredamento di un bar che si estende su una metratura superiore.